SHg #2
Rappresenta il dispositivo-ombrello della Fondazione SoutHeritage dedicato a progetti che prevedono lo scambio di conoscenza e l’innovazione come elementi base del proprio mandato. Con l’obiettivo SHg #2 la fondazione è inoltre impegnata nella promozione di un programma di mediazione e coinvolgimento dei visitatori, in cui apparati informativi ragionati e una serie di attività quali incontri e presentazioni, vedono l’approfondimento di alcuni aspetti fondamentali dei progetti culturali presentati. L’obiettivo è quello di creare momenti di dialogo, confronto e ricerca, con e sullo spettatore dell’arte visiva e ripensare il ruolo del pubblico dell’arte contemporanea nel suo percorso di fruizione.
le (d)istanze del pubblico
Osservare un’opera d’arte, non è un’azione passiva o facile. Un’opera non esiste senza interazione con l’osservatore, non esiste come semplice struttura, ma ha bisogno, per vivere, dell’intervento interpretativo. In quest’ottica di critica culturale che vuole riflettere sul formato mostra come organizzazione di un contesto di esperienza per il pubblico, tutti i progetti espositivi promossi dalla fondazione prevedono l’organizzazione congiunta di un programma di incontri in cui una serie di attività di mediazione e coinvolgimento dei visitatori, vede protagonisti artisti, filosofi, critici, ricercatori, scrittori, attori, coreografi e mediatori culturali, intervenire inventando delle traiettorie personali, dei metodi e degli strumenti adatti ad approfondire alcuni aspetti dei progetti e delle opere presentate. Ciascun incontro, curato e condotto dai mediatori coinvolti – che può prendere la forma di una lezione, di un laboratorio pratico oppure di una serie di “conversazioni” – ha una durata di circa 60 minuti e sono svolti all’interno dello spazio espositivo coinvolto dal progetto. Il numero dei partecipanti per ogni appuntamento è limitato a un massimo di 10/12 visitatori, con prenotazione obbligatoria ai numeri della fondazione.
Inoltre tutti i progetti espositivi della fondazione sono intesi come un terreno collettivo per promuovere una maggiore comprensione dell’arte e un rapporto con una cittadinanza che necessita di essere documentata sui linguaggi del contemporaneo. In quest’ambito i vari progetti espositivi prevedono apparati di didascalie ragionate (provviste anche di hashtag e mention) e fogli di sala, che arricchiscono e accompagnano il visitatore nell’offerta informativa.
open studio
Il progetto è uno strumento per il dialogo tra la fondazione, gli artisti del territorio e il pubblico, per la visione di percorsi e propositi di ricerca artistica: non mostre, ma una serie di dialoghi aperti come la consultazione di un portfolio o come uno studio visit. I luoghi privati degli studi degli artisti per alcuni mesi si prestano ad accogliere quanti vogliano avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea in Basilicata, attraverso la conoscenza diretta dei suoi protagonisti, scelti tra diverse generazioni di artisti operanti sul territorio lucano. Gli artisti coinvolti nel progetto aprono il proprio spazio di lavoro, raccontando come nasce e si sviluppa la loro ricerca artistica in un calendario di incontri presso i loro studi, guidati da un mediatore e pensati come momenti di dialogo tra l’artista e il pubblico. Il numero dei partecipanti per ogni appuntamento è limitato a un massimo di 10/12 visitatori, con prenotazione obbligatoria ai numeri della fondazione.
LABoral – dialoghi in mostra
Alcuni sviluppi nel panorama artistico contemporaneo hanno portato il tema del dialogo, nelle sue forme più varie di collaborazioni, scambi e interazioni, al centro della scena. Ciò fa riferimento ad una molteplicità di poetiche e pratiche culturali che in modi diversi hanno espresso un’attenzione per i rapporti umani e le relazioni, per la costruzione di interazioni spesso intese anche come luogo di produzione dell’opera, opera che, in tal senso, si dà come evento, processo. In questo quadro LABoral è un calendario annuale di incontri aperti al pubblico promosso dalla Fondazione SoutHeritage e dedicato a interviste-incontri e presentazioni editoriali o di progetti attinenti al campo della cultura contemporanea.
Oltre alle persone che possono fisicamente essere presenti agli incontri, la fondazione, orientata ad allargare la partecipazione a un pubblico più vasto, prevede la diffusione degli incontri anche attraverso i propri canali social.
ARTforming
Nell’ambito delle attività formative la fondazione SoutHeritage promuove delle giornate formative (di norma della durata di 5 giorni per un totale di 35 ore) in cui gruppi di studenti vengono coinvolti in attività di studio e pratica diretta su varie discipline: storia dell’arte, allestimento, curatela, comunicazione, (…), a stretto contatto con lo staff della fondazione. L’organizzazione delle giornate presuppone un’intensa sinergia tra alcune scuole e istituti formativi della Basilicata in rete con le realtà più interessanti e attive del territorio in ambito culturale, scientifico e tecnico.
Il progetto ARTforming si propone di dare un contributo originale per la creazione e l’attuazione di metodologie e strumenti innovativi in grado di sostenere i percorsi di apprendimento degli studenti lucani del triennio delle scuole secondarie di II grado e dell’università.
Il punto di forza delle attività è nella valorizzazione di metodologie che producono “esperienza”, modalità che rende i destinatari finali non solo partecipi in maniera pro-attiva e interattiva dell’offerta formativa proposta, ma anche protagonisti del loro sapere. Il modello delle “giornate formative”, contribuisce così a sviluppare o rafforzare l’apprendimento degli studenti attraverso l’elementarietà, l’interdisciplinarietà e la creatività di proposte capaci di collegare le conoscenze teoriche alla concretezza del mondo del lavoro in campo culturale attraverso specifici ambiti tematici (orientamento, specializzazione professionale, transnazionalità, consolidamento, integrazione culturale).
Il programma ARTforming si pone dunque l’obiettivo di costruire reali e utili connessioni tra gli studenti e i professionisti dell’arte contemporanea in un sistema, come quello dell’arte, sempre più variegato e complesso.