BUONE PRATICHE
Nel coltivare un futuro più sostenibile per gli artisti e i pubblici, la fondazione è impegnata a fare tutto il possibile per proteggere l’ecosistema, ridurre il suo impatto ambientale e promuovere la tutela e la fruizione consapevole del territorio attraverso l’arte contemporanea nel rispetto del paesaggio, della biodiversità, dell’ambiente nel suo complesso e della cultura.
In questi ambiti di sostenibilità e “permacircolarità dell’istituzione”, SoutHeritage sostiene dunque il ridimensionamento della propria organizzazione in equilibrio con i sistemi terrestri per migliorare le proprie performance sociali e ambientali e in questo quadro, partendo dalla consapevolezza di esercitare un impatto sui contesti in cui svolge la propria attività ha scelto di agire non solo in funzione della divulgazione culturale ma anche nella creazione di valore di lungo periodo per l’istituzione stessa, le sue persone, il suo pubblico, la comunità e l’ambiente, con la consapevolezza che l’innovazione dell’arte e l’agire sostenibile possono contribuire alla riduzione degli impatti di fenomeni quali il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali.
In un ambito di RSO (responsabilità sociale delle organizzazioni) che consente tanto di co-costruire una visione lungimirante dell’istituzione quanto di stabilire un piano d’azione per tutti i servizi, la sfida è identificare e ridurre gli impatti ecologici e sociali negativi dell’organizzazione, è aiutarla a costruire e generare le cosiddette esternalità positive, cioè azioni che contribuiscono a migliorare la situazione del pianeta e della società. In coerenza con queste politiche la Fondazione SoutHeritage, da sempre vicina a modelli operativi di progettazione culturale climate-conscious, protesa alla carbon neutrality e attenta alla promozione dell’ecosostenibilità e alla responsabilità sociale della cultura e dell’arte, nella sua “Carta dei Valori” contempla una serie di azioni volte a mantenere e rafforzare un sistema di governance della propria struttura allineato, ove possibile, con gli standard delle cosiddette best practices in materia di ecologia ambientale e, più generalmente, culturale.
Su queste linee i programmi culturali della fondazione prevedono l’impiego di procedure e istruzioni operative per tutte le attività a più significativo impatto sull’ambiente e soluzioni per eventuali problematiche ambientali di imprese esterne che operano per i suoi programmi. Da questa consapevolezza deriva un Piano Istituzionale non “estrattivo” che propone una serie di linee guida e azioni per limitare l’impronta ecologica degli interi cicli di vita dei progetti culturali implementati, fra queste:
- riduzione delle emissioni di CO2legate alle proprie attività sostenendo iniziative, azioni e progetti verdi. In questo quadro al fine di mitigare l’impatto ambientale dei gas serra prodotti per l’implementazione dei programmi culturali, che portano in Basilicata opere, artisti, ricercatori e professionisti provenienti da diverse mete nazionali e internazionali, la fondazione SoutHeritage aderisce al progetto “RAF / Reduce Art Flights” dell’artista Gustav Metzger – reduceartflights.lttds.org, chiedendo a chiunque debba viaggiare per rendere possibile le attività della fondazione, di usare-preferire mezzi di trasporto meno inquinanti dell’aereo, come la nave o il treno;
- adozione di una programmazione non bulimica con un rallentamento dei tempi di produzione culturale;
- qualità nell’offerta del servizio al pubblico attraverso innovazione e digitalizzazione, con iniziative a favore delle comunità;
- gestione responsabile delle risorse per garantire il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali attraverso l’adozione di programmi di azione e strumenti di controllo sui principali aspetti ambientali, in particolare nel campo del monitoraggio della gestione dei rifiuti per il corretto smaltimento e/o riutilizzo anche dei materiali di allestimento evitando materiali inquinanti e riutilizzando i dispositivi espositivi;
- adozione di programmi per il risparmio e l’efficienza energetica attraverso l’utilizzo di corpi e dispositivi illuminotecnici a Led per l’illuminazione delle proprie sedi e dei progetti, supportati da contratti utilities con società green e produttori di energia da fonti rinnovabili;
- spedizione delle opere d’arte ridotta al minimo con imballaggi riutilizzabili o riciclabili;
shipment of artwork minimised with reusable or recyclable packaging; - predilezione per produzioni in situ in collaborazione con artigiani del territorio che agevolino l’uso di materiali e processi locali che rispettino l’ambiente, “costruite” possibilmente con materiali naturali o biodegradabili o materie prime certificate FSC (Certificazione Internazionale per il Settore Forestale) o PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification Schemes);
- riduzione dei materiali stampati veicolati attraverso medium a impatto zero prediligendo formati elettronici e supporti stampa derivanti da riciclo stampati attraverso dispositivi HP con tecnologia PageWide che utilizzano fino all’84% in meno di energia rispetto alle altre stampanti;
- promozione dell’accesso alla cultura con l’ingresso gratuito a tutti i progetti culturali promossi con particolare attenzione all’inclusività delle fasce più vulnerabili per le quali si è sviluppato un’offerta di visite gratuite anche in Lis (Lingua dei Segni Italiana), garantendo ai cittadini sordi una fruizione diretta;
- preferenza per un’economia della comunicazione a partire dal logo dell’istituzione alla social media policy (southeritage.it/social-media-policy), che contribuisce a de-caotizzare lo spazio dell’infosfera comunicando responsabilmente solo se e quando opportuno e relativamente alle principali attività, ai progetti, alle iniziative e agli eventi promossi;
- diffusione di un messaggio di sostenibilità ambientale nelle interazioni con collaboratori e pubblico, facendo sì che le tematiche della sostenibilità diventino conversazioni standard all’interno degli spazi della Fondazione;
- valorizzazione e sviluppo delle persone che lavorano nella fondazione assicurando anche che i progetti e i loro processi produttivi non compromettano la salute dei lavoratori, degli utenti e non alterino l’equilibrio degli ecosistemi su cui gravitano;
- promozione di una cultura della diversità, equità e inclusione poiché come fondazione il capitale umano è il bene più prezioso. La somma collettiva delle differenze individuali, delle esperienze di vita, delle conoscenze, dell’inventiva, dell’innovazione, dell’espressione di sé e del talento che i collaboratori investono nel loro lavoro, rappresentano una parte significativa non solo della cultura, ma anche della reputazione e dei risultati della fondazione. Come organizzazione, accogliamo e incoraggiamo le differenze di età, colore, disabilità, etnia, famiglia o stato civile, identità o espressione di genere, lingua, origine nazionale, abilità fisica e mentale, affiliazione politica, razza, religione, orientamento sessuale, status socio-economico e altre caratteristiche che rendono unici i nostri collaboratori. Queste iniziative sono applicate non solo alle pratiche e alle politiche di reclutamento e selezione, retribuzione e benefit, sviluppo professionale e formazione dei collaboratori, ma anche allo sviluppo continuo di un ambiente di lavoro costruito sulla premessa dell’equità di genere e della diversità che incoraggia una comunicazione e cooperazione rispettose tra tutti gli elementi dello staff, un lavoro di squadra, una rappresentanza di tutti i gruppi con le loro prospettive e un equilibrio tra lavoro e vita privata grazie a orari di lavoro flessibili per soddisfare le diverse esigenze dei collaboratori. In questo quadro tutti i collaboratori e i partner di SoutHeritage hanno la responsabilità di trattare gli altri con dignità e rispetto in ogni situazione. Tutti sono tenuti a tenere una condotta che rifletta l’inclusione durante il lavoro, durante le funzioni lavorative all’interno o all’esterno delle sedi di lavoro e in tutti gli altri eventi sponsorizzati e/o partecipati dalla fondazione.