Nel quadro della mission SoutHeritage volta alla vivificazione della memoria storico-architettonica del territorio, che diviene fonte d’ispirazione per gli artisti contemporanei chiamati ad intervenire nei vari contesti, la fondazione è stata invitata ad aderire al programma culturale “Matera-Basilicata 2019 Capitale Europea della Cultura” e a sviluppare uno dei macro-temi centrali del dossier di candidatura: l’architettura scavata e ipogea quale elemento visivo e spaziale che ha istituito la città di Matera come patrimonio mondiale dell’umanità. Il progetto si è focalizzato sulla responsabilità della ricerca artistica e estetica e dell’architettura nella sua attualizzazione, valorizzazione e patrimonializzazione. In questo quadro una serie di ricerche e laboratori propedeutici alle varie azioni progettuali, sono stati condotti e implementati grazie alla collaborazione e il contributo di:
Ferenc Gróf, Maurizio Mochetti, Renzo Piano, Hervé Trioreau, SEAD Collective (Angelo Vermeulen + Nils Faber), Yona Friedman Studio, Angelo Bianco Chiaromonte, Andrew Friend, Lucio Fumagalli, Philippe Nys, Ariane Bieou, Paolo Verri, Roberto Martino, Paolo Mele, Donato Faruolo, Ferdinand Richard, Riccardo Arena, Eric Aupol, Tomaso Binga, Giuseppe Fanizza, Matteo Luigi Balduzzi, Gabriella Gilli, Antonello Tolve, Markus Haraldson, Alessandra Pioselli, Giusy Checola, ENSA National Art School of Art / Bourges_F, BAICR cultura della relazione / Roma_I, Global Grand Central / Stockholm_S, Human Ecosystem Relations / Roma_I