CARTA DEI VALORI
Gli eventi o i luoghi in cui si svolgono attività culturali possono essere importanti strumenti di inclusione, di conoscenza e di consapevolezza delle diversità. Trattare eventi per tutti significa considerare l’evento in una prospettiva diversa osservandolo dal punto di vista del fruitore considerato come figura “complessa” e con esigenze diverse e diversificate.
L’obiettivo di questo documento denominato CARTA DEI VALORI è di fornire ai membri dello staff della Fondazione SoutHeritage e ai suoi collaboratori esterni, alcune direttive-indicazioni per consentire la piena partecipazione a persone con esigenze specifiche, in modo autonomo, sicuro, comodo e piacevole, attraverso una diffusa e ampia accessibilità. La capacità inclusiva di un evento, la sua accessibilità e la fruibilità, contemplano la possibilità di arrivare, accedere e fruire delle sue attività ma anche di viverlo e goderlo con soddisfazione da parte di qualsiasi persona, senza limitazioni e con possibilità di essere spettatori o attori dell’evento.
Il termine “evento” è qui usato per coprire un vasto ventaglio di attività come: mostre, esposizioni, convegni, rassegne, festival, etc. e i fondamenti per una buona fruibilità contemplano:
AUTONOMIA
ricercare e realizzare soluzioni e accorgimenti che possano garantire a tutti, comprese le persone con disabilità, la possibilità di muoversi e utilizzare spazi, servizi e attrezzature, in maniera quanto più possibile autonoma e indipendente, senza doversi affidare all’aiuto e al supporto di terze persone.
AUTO-DETERMINAZIONE
la descrizione chiara, precisa e affidabile, delle condizioni e delle soluzioni di accessibilità e fruibilità, permette a qualsiasi persona la possibilità di valutare la rispondenza con le proprie esigenze e aspettative e scegliere di conseguenza.
UNIVERSAL DESIGN
ricercare sempre soluzioni quanto più possibile inclusive e non discriminanti nel rispetto dei principi dell’Universal Design così come richiesto dalla Convenzione ONU 2006 sui diritti delle persone con disabilità.
PLURALITA’ DELLE SOLUZIONI
privilegiare soluzioni progettuali, comunicative e organizzative, differenziate rispetto alle diversità e alle esigenze umane ricercando, quanto più possibile, soluzioni multi-opzionali che consentano di scegliere la modalità di fruizione più efficace per la propria età e le proprie esigenze (soluzioni testo/immagine, testo/descrizione vocale, etc).
USO DI UN LINGUAGGIO CORRETTO E CLASSIFICATO
la cultura dell’inclusione si manifesta anche nell’uso di parole corrette e possibilmente codificate.
DECALOGO
1. Il fruitore dell’evento deve essere considerato nella sua accezione più ampia e completa, a favore di un approccio inclusivo che sappia tenere conto delle differenti specifiche esigenze di tutte le persone: famiglie con bambini, persone anziane, persone con animali da compagnia, persone con difficoltà o con disabilità (fisiche, motorie, senso-percettive, comunicative, relazionali, intellettive, cognitive, psichiche), persone con disabilità complesse, etc.
2. Occorre garantire a tutti (ove possibile), indipendentemente dalle particolari esigenze e difficoltà, la possibilità di realizzare, anche tramite specifici accorgimenti e servizi, esperienze piacevoli e appaganti, comprendendo anche la partecipazione attiva, qualora sia prevista nell’evento.
3. La capacità inclusiva dell’evento si realizza in gran parte attraverso la contestuale ed equilibrata presenza di accoglienza e comunicazione attente alla pratica dell’inclusione, all’ accessibilità architettonica e percettiva e all’esperienza.
4. Per raggiungere una piena fruibilità dell’evento sono fondamentali gli aspetti relazionali di accoglienza, di convivialità e di attenzione alle diverse esigenze in riferimento sia ai servizi, sia alle attività di accompagnamento, di intrattenimento e di natura educativa. Di grande importanza è la disponibilità a modulare le consolidate pratiche di accoglienza per recepire specifiche e differenziate esigenze e aspettative.
5. E’ necessario realizzare un’accessibilità spaziale ampia, intesa come possibilità per tutti di accedere, orientarsi, riconoscere, muoversi in autonomia e utilizzare in modo paritario, inclusivo e non discriminante ed emarginante, gli spazi e i luoghi in cui si svolgono le attività dell’evento. L’accessibilità strutturale (ove possibile) deve essere conseguita ricorrendo sia a interventi progettuali, tecnologici e gestionali, sia a soluzioni di comunicatività ambientale.
6. L’accesso all’esperienza si consegue dando la possibilità a tutti e a ciascuno di partecipare, godere e vivere al meglio l’evento proposto. E’ importante promuovere attività e percorsi basati su differenti modalità realizzative, che facciano ricorso alla multi-sensorialità, all’interattività, ad ausili e a supporti tecnologici, ivi compresa la tecnologia “smart”, integrati in modo equilibrato.
7. Occorre ricorrere a strategie di comunicazione inclusive, efficaci ed esaustive, fondate sull’utilizzo di un linguaggio corretto e diversificato (parlato, scritto, segnato) e di strumenti di comunicazione appropriati, utili a prevenire ogni forma di discriminazione. Attraverso i diversi canali informativi anche gli elementi connessi all’accessibilità devono essere comunicati.
8. L’informazione sull’accessibilità deve essere completa e precisa e deve fare riferimento a differenti esigenze, al fine di permettere a ognuno di conoscere e valutare in autonomia e poter così operare scelte consapevoli.
9. L’assunzione di consapevolezza e il rafforzamento delle competenze costituiscono base indispensabile per attuare un’accoglienza inclusiva e per saper conoscere e mettere in campo indicazioni tecnico-operative ispirate al rispetto delle differenti specifiche esigenze, nella consapevolezza che adeguati facilitatori ambientali contribuiscono a ridurre le limitazioni e a favorire una piena partecipazione.
10. Far conoscere l’evento concepito e realizzato per tutti è uno strumento per contribuire a ridurre e prevenire i fattori di esclusione, di rischio, di malessere ambientale, di disuguaglianza, di marginalizzazione nell’accesso e nella fruizione di un evento sostenibile, responsabile e accessibile per tutti.
COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE
Le informazioni devono essere facili da leggere e da capire. Per la comprensibilità del testo è preferibile ricorrere al cosiddetto “plain language”, ovvero a una semplificazione linguistica del testo secondo un criterio logico o cronologico che aiuti a seguire il filo del discorso. In questo ambito è necessario privilegiare soluzioni con testo e illustrazioni integrati che facilitano la comunicazione con il pubblico straniero e con persone con difficoltà intellettive e relazionali. Per la leggibilità del testo è preferibile ricorrere a font agevolmente leggibili, quanto più possibile lineari e semplici, ed eventualmente ai font “ad alta leggibilità” (per esempio: ProFont, Biancoenero, EasyReading etc.), con contrasti cromatici efficaci e corpo del testo di dimensione sufficiente a consentire la lettura a tutti.
Comunicazione Online
– accessibilità del sito web e delle applicazioni mobili facile e intuitive;
– materiale sul sito web in più formati elettronici, fruibile tramite computer secondo le modalità preferenziali del lettore o tramite le diverse tecnologie assistive.
Comunicazione Offline
– materiale stampato su carta opaca (riciclata) per ridurre i riflessi;
– per il materiale orientato a un pubblico infantile, realizzare del materiale utilizzando le tecniche di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA);
– realizzare alcune copie in caratteri ingranditi per ipovedenti e anziani ed eventualmente prevedere che alcune informazioni di base siano espresse anche in Braille;
– per le pubblicazioni e i documenti su carta (riciclata) fornire una versione digitale dello stesso documento in modo da permettere alle persone con esigenze specifiche di adattarle in base alle proprie necessità.
Comunicazione negli spazi espositivi
– evidenziare con i diversi pittogrammi internazionali che simboleggiano l’accessibilità luoghi, servizi, spazi e attività;
– prevedere ove possibile mappe e planimetrie di tipo visivo-tattile;
– posizionare segnaletica e didascalie ad altezze comode e leggibili anche da bambini e persone in carrozzina, visibili ad alcuni metri di distanza e in movimento;
– curare l’illuminazione evitando zone d’ombra e riflessi che rendono difficile l’acquisizione dei segnali ambientali;
– le informazioni, specie quelle concernenti la sicurezza, devono essere ben visibili e possibilmente con illuminazione di richiamo dell’attenzione.
ACCOGLIENZA
L’accoglienza è fatta di aspetti statici (dati dalle strutture e dalla loro organizzazione) e dinamici (basati sulle persone). Operare per un’accoglienza “for all” significa agire per migliorare entrambi gli aspetti affinché tutti i partecipanti si sentano invitati e protagonisti. In questo quadro bisogna:
– formare il personale preposto all’accoglienza sui principi e le buone prassi dell’accoglienza inclusiva e sulle modalità di relazione più adeguate rispetto alle esigenze delle persone con esigenze specifiche;
– organizzare un servizio di supporto e assistenza per persone con disabilità e con esigenze specifiche;
– predisporre (ove possibile) un servizio di prestito di ausili per il movimento quali carrozzine, deambulatori, passeggini per bambini;
– nella comunicazione degli eventi inserire contatti per richiedere informazioni sull’accessibilità;
– prevedere “corsie preferenziali” per l‘accredito di persone con esigenze specifiche che possono avere difficoltà a rimanere lunghi tempi in piedi;
– predisporre una buona illuminazione per permettere al fruitore con difficoltà uditiva di poter leggere il labiale del suo interlocutore;
– disporre di carta e matita in funzione di assistenza alla comunicazione e di un computer ad uso dei visitatori (specie per favorire sordi, afasici o con difficoltà di espressione verbale);
– disporre di un ambiente silenzioso e tranquillo (Quiet Room) al riparo dal rumore e da stimolazioni eccessive, da utilizzare al bisogno per persone che necessitano di un momento di tranquillità, per assumere medicinali etc.
SPAZI
Per progettare un evento for all è utile pensare a soluzioni che possono rendere la/le location godibili da tutti i possibili pubblici attraverso i suoi allestimenti e servizi. In questo ambito è auspicabile prevedere (ove possibile):
– espositori ed elementi ad essi assimilabili (vetrine, scaffalature, contenitori scorrevoli o ruotanti), visibili anche per persone in carrozzina o di bassa statura come i bambini. Per espositori verticali controllare l’altezza da terra del bordo inferiore e del bordo superiore, per espositori orizzontali l’altezza da terra, la profondità, lo spazio libero sottostante il piano di appoggio per consentire l’accostamento agevole di persone in carrozzina:
– soluzioni espositive poste su un piano rialzato devono essere provviste di una rampa oltre ai gradini;
– l’esplorazione tattile delle opere e degli oggetti esposti con modelli in scala di alcuni elementi significativi dell’esposizione per agevolare la comprensione dell’opera; prevedere approccio tattile guidato, con audio-descrizione e filmati in Lingua dei Segni, scrittura adattata con caratteri ad alta leggibilità;
– modalità di fruizione specifiche (es. per bambini) con percorsi di visita, attività e laboratori didattici, segnaletica adatta a pubblico infantile;
– lenti di ingrandimento, ingranditori e torce elettriche per persone ipovedenti e alzatine per bambini;
– presenza di sedute per la sosta e il riposo o per ammirare/osservare le opere o gli oggetti esposti, o anche solo per una “osservazione passiva”. E’ preferibile che le sedute siano di differenti tipi, con e senza braccioli, di diverse altezze, di diverse larghezze, con schienale e senza, ripiegabili e che permettano differenti posizioni.
CONFERENZE E SCREENING VIDEO
In questo ambito:
– considerare un confortevole spazio di movimento per persone in carrozzina o con ausili;
– prevedere la presenza di spazi o postazioni liberi privi di sedute (o facilmente liberabili) per persone in carrozzina o con ausili; preferibile che tali posti accessibili non siano concentrati e che siano vicini a vie d’esodo accessibili;
– prevedere la presenza di aree riservate a persone in carrozzina confortevoli e realizzate in modo da garantire il godimento e la partecipazione attiva all’evento (buona visibilità, buona acustica etc.);
– in caso di palco o palcoscenico che presentano parti sopraelevate rispetto alla platea, oltre ai gradini occorre prevedere rampe o altro mezzi di superamento dei dislivelli;
– includere una postazione per l’interprete in Lingua dei Segni;
– prevedere strumenti e tecnologie per facilitare la comunicazione con servizio di interpretariato in Lingua dei Segni, sistemi di sotto-titolatura, sovra-titolatura, di traduzione in tempo reale del parlato/sonoro in didascalie per sordi con testi in display, oppure ricorso a soluzioni tecnologiche che consentono alle persone con difficoltà uditive di leggere sul proprio smartphone i sottotitoli di quanto è proiettato e alle persone non vedenti di ascoltare l’audio-descrizione.
LABORATORI E ATTIVITÀ DINAMICHE
Il fulcro di un evento è la partecipazione che significa prendere parte a un’attività collettiva, intervenire, essere protagonista e interagire. In questo quadro bisogna prevedere:
– personale con esperienza che sappia interagire coinvolgere in modo adeguato e con modalità corrette ed efficaci i partecipanti con esigenze specifiche;
– sviluppare laboratori ed esperienze che valorizzino gli aspetti sensoriali per offrire nuovi sguardi;
– realizzare laboratori tematici, sia per adulti sia per bambini, calibrati sulle finalità e sulle attività dell’evento, pensati e realizzati in un’ottica for all con postazioni rialzate per consentire anche a bambini in carrozzina di partecipare o per agevolare la fruizione congiunta bambino-anziano.
TECNOLOGIA
Le nuove tecnologie possono essere utilizzate per offrire ai partecipanti nuove soluzioni ed esperienze più personalizzate e interattive favorendo l’interazione e il coinvolgimento. In questo contesto prevedere tecnologie che agevolano fortemente l’accesso a contenuti e approfondimenti, soprattutto per quanto riguarda mostre ed esposizioni: etichette parlanti, APP e QR Code, sono solo alcuni strumenti che possono contribuire a favorire l’accesso all’esperienza delle persone con disabilità.
SICUREZZA IN CASO DI EMERGENZA
Operare secondo un approccio inclusivo significa tenere presente e rispettare le esigenze del “pubblico più debole” considerando, nella pianificazione degli strumenti e delle procedure di emergenza, modalità di muoversi, comunicare, orientarsi e relazionarsi diverse e diversificate. In questo quadro è utile considerare:
– protezioni adeguate per tutto quanto contiene cavi e fili e tutti gli elementi assimilabili a “sottoservizi”. L’elemento di copertura e protezione non deve ostacolare il passaggio di persone e non costituire fonte di caduta, quindi privo di parti spigolose e con dislivelli risolti con piani inclinati;
– disporre di procedure di emergenza con specifiche indicazioni per la sicurezza e evacuazione delle persone con disabilità, anziani, bambini , organizzando un percorso di esodo accessibile;
– fornire gli spazi di allarmi uditivi e visivi;
– rendere facilmente riconoscibili gli elementi connessi alla sicurezza in situazioni di emergenza, ricordando che ci sono elementi che intuitivamente suggeriscono la via di fuga e l’idea di libertà/sicurezza.